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Il binomio tra Link we love e sport: un ritorno al passato

Link we love era la piattaforma ideale per veicolare i prodotti per gli sportivi: attrezzature, eventi, snack e bevande energetiche, riviste e blog specializzati. Al giorno d’oggi il mondo della pubblicità online è diventato sempre più competitivo rendendo quindi obsoleti i vecchi popup e banner pubblicitari. Questo ha rappresentato una rivoluzione nel mondo di fare pubblicità su internet ancor più che i visitatori delle pagine web sono diventati refrattari ai modi classici di fare advertising.

Perché Link we love e sport era un connubio perfetto

Link we love era perfetto per tutto quello che riguardava lo sport in quanto riusciva ad attirare l’attenzione dei visitatori sui siti web rendendo i messaggi pubblicitari indistinguibili dai contenuti editoriali del sito. Linkwelove riusciva a massimizzare i guadagni e soprattutto a lasciare al visitatore la gradevole sensazione di una esperienza di valore. Il connubio tra link we love e lo sport è stato davvero importante in quanto permetteva la cosiddetta content recommendation, ovvero una formula pubblicitaria che lega il contenuto degli annunci ai temi dell’articolo a cui fa riferimento. Per far capire le potenzialità di link we love abbinato allo sport si pensi ad esempio a un utente potenzialmente interessato al trekking che, quando la piattaforma era ancora attiva, poteva leggere contenuti attinenti la sua passione senza nemmeno accorgersi di essere di fronte alla pubblicità di prodotti, in questo caso magari attrezzature da trekking o outdoor. Si trattava in sostanza di un cambiamento radicale nel modo di concepire la pubblicità di prodotti che ha indicato la strada per il futuro dell’advertising anche per quanto riguarda articoli e attività sportive. Detto in altre parole ci sono moltissimi siti che propongono e suggeriscono articoli sportivi, link we love e altre piattaforme sono riusciti a cambiare la prospettiva lasciando che sia il lettore a scegliere i suoi contenuti. I prodotti venivano proposti in forma chiara e senza nascondere al lettore che si trattava di pubblicità.

Enormi possibilità di personalizzazione con linkwelove

Ad aver fatto la differenza con link we love era anche l’elevata possibilità di personalizzazione. La piattaforma era infatti completamente compatibile con altre forme pubblicitarie rendendo possibile integrare al massimo i guadagni senza appesantire la visualizzazione da parte degli utenti. Completava il quadro una grande semplicità di installazione anche se il vero cavallo di battaglia di Link we love era sicuramente il suo algoritmo, Loverank, che permetteva di posizionare i propri annunci studiati per siti e blog con testi non invadenti che si distanziavano in modo radicale dagli annunci tradizionali e dal vecchio concetto di banner, ormai del tutto obsoleto. Questa elevata personalizzazione aveva come risultato anche di trattenere il più possibile il lettore sulle pagine del sito o sulle pagine esterne sponsorizzate, e questo con lo sport diventava ancora più efficace vista le enormi potenzialità e ramificazioni del settore. L’obiettivo era quello di trasformare i lettori occasionali in visitatori affezionati ai contenuti, questo infatti si traduce in maggiore permanenza sul sito e quindi un maggiore guadagno. Link we love garantiva anche la sicurezza di non rischiare penalizzazioni dai motori di ricerca per quanto riguarda i link esterni in quanto ogni collegamento esterno era dotato dell’attributo “nofollow”.

Le possibili alternative a link we love

Purtroppo dopo il grande successo iniziale Link we love oggi non è più disponibile, questo però non vuol dire che la strada da lui tracciata sia meno vantaggiosa. Esistono infatti molte alternative più che valide che permettono di aggirare il cosiddetto fenomeno del banner blindness, ovvero la crescente indifferenza degli utenti nei confronti del metodo tradizionale di fare pubblicità. Una delle alternative più utilizzate a Link we Love è sicuramente Google AdSense che ha come fiore all’occhiello le linee guida per la qualità. Questo significa che Google esamina i contenuti prima ancora dell’accettazione da parte di AdSense. Molto interessante è anche Payclick, un network di Web Advertising in forte crescita che offre diverse soluzioni sulla base di più modelli di remunerazione (CPC, CPL, CPM). Anche dopo link we love quindi è possibile fare questo tipo di advertising per lo sport in modo semplice ed efficace.

Diceva Boniperti che “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”. Questa frase può essere adottata anche per il marketing online. Là dove Link we love non ha sfondato, esistono un sacco di valide alternative. E, tra queste, non dobbiamo annoverare solo la sfilza dei concorrenti. La cerchia si amplia se guardiamo ai tanti canali utili per guadagnare dalla monetizzazione dei contenuti: la pubblicità sui motori di ricerca, quella Display, i social media e l’email marketing sono tutti strumenti utili per fornire un assist vincente al proprio sito e spingerlo in alto con le conversioni. Tra l’altro, proprio questi canali hanno un vantaggio in più rispetto all’affiliazione: permettono di fidelizzare i clienti e di mantenerli nel tempo. Non è forse questa la definizione di investimento?

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