In una svolta sorprendente, Torino non ospiterà più il processo sui bilanci della Juventus. La notizia ha colpito come un fulmine a ciel sereno la scena calcistica italiana. La Cassazione, dopo attente valutazioni, ha deciso di spostare il procedimento penale da Torino, cuore storico della Vecchia Signora, alla capitale, Roma.
Mentre molti si aspettavano che Milano, sede della Borsa Italiana, fosse la città prescelta per ospitare il processo, la decisione di optare per Roma ha lasciato molti senza parole. Questa scelta ha sollevato una serie di domande e speculazioni sul perché di tale decisione. Era forse un tentativo di garantire una maggiore imparzialità nel processo, lontano dalla patria della Juventus?
Andrea Agnelli voleva trasferire il processo sui bilanci
Da quando sono emerse le prime indiscrezioni sui bilanci del club bianconero, c’era stata una crescente speculazione su dove si sarebbe svolto il processo. La difesa degli indagati, tra cui figura prominente Andrea Agnelli, aveva precedentemente espresso il desiderio di trasferire l’inchiesta in una sede diversa da Torino, forse prevedendo le possibili complicazioni che avrebbero potuto sorgere nella città natale della squadra.
La decisione di spostare il processo a Roma non è solo un cambiamento geografico. Potrebbe anche influenzare la percezione pubblica del caso e la sua copertura mediatica. Roma, essendo la capitale, è al centro dell’attenzione nazionale e ospitare un processo di tale rilevanza potrebbe significare un’attenzione mediatica ancora maggiore.
Mentre i tifosi della Juventus e gli appassionati di calcio in generale attendono con ansia l’inizio del processo, una cosa è certa: la decisione della Cassazione ha aggiunto un ulteriore livello di suspense a un caso già carico di tensioni e aspettative.