La stagione 2004-05 si aprì per i bianconeri con la partenza di Marcello Lippi, con l’allenatore toscano che approdò sulla panchina della Nazionale. A Torino arrivò quindi Fabio Capello presentato come l’uomo della provvidenza incaricato di portare la Juve sul tetto del mondo. Con lui arrivarono anche Emerson e Zebina ma anche Ibrahimovic, Blasi e Cannavaro. David Trezeguet manifestò la sua volontà di lasciare la Juve ma fu proprio Capello a convincerlo a rimanere in bianconero.
Ibrahimovic si mostrò subito come un potenziale campione e realizzò ben 16 reti in 35 gare al suo primo campionato con la Juve. I bianconeri raggiunsero la vetta della classifica quasi subito con ben otto vittorie in nove partite e la prima sconfitta che arrivò solo in casa della Reggina. In Champions League la Juve inanellò ben 5 vittorie per 1 a 0 nei gironi di qualificazione e a Natale era già prima da sola in campionato. La Juve di Capello venne però eliminata dalla Coppa Italia per mano dell’Atalanta e raggiunse un margine di 9 punti sulla seconda in campionato a fine gennaio.
Negli Ottavi di finale il Real Madrid vinse 1 a 0 l’andata ma al ritorno i bianconeri riuscirono a ribaltare la situazione con una vittoria per 2 a 0. Nei Quarti la Juve venne eliminata dal Liverpool che si sarebbe poi laureata campione d’Europa a Instanbul contro il Milan. Il titolo fu conquistato ancora prima di scendere in campo alla 37ª giornata, poiché il 20 maggio 2005 i rossoneri pareggiarono in casa con il Palermo, rendendo incolmabile il divario con i bianconeri. Il tricolore sarebbe stato revocato l’anno seguente, alla luce delle sentenze di Calciopoli.