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Fabio Grosso, la biografia

Fabio Grosso, l’iconico calciatore italiano nato il 28 novembre 1977 a Roma, ha scritto il suo nome nella storia del calcio. Non solo un campione sul campo, ma anche un abile stratega ai bordi del campo come allenatore. Attualmente, Grosso guida la squadra del Frosinone con passione e determinazione. Ma non è solo per la sua carriera da allenatore che Grosso è ammirato. È stato uno dei protagonisti della leggendaria vittoria della Coppa del Mondo del 2006 con la nazionale italiana, un momento indimenticabile per il calcio italiano e per tutti gli appassionati dello sport.

La vita

Cresciuto a Pescara, ma con le radici a San Giovanni Lipioni nel Chietino, Grosso porta con sé l’orgoglio della sua terra. È sposato con Jessica Repetto, una donna affascinante che condivide la sua passione per il calcio. Insieme, hanno formato una famiglia forte e hanno dato il benvenuto a due meravigliosi figli. La versatilità è stata la parola d’ordine per Grosso durante la sua carriera da calciatore. Con abilità straordinarie, ha dominato il campo come terzino sinistro e mancino, e in situazioni speciali ha dimostrato di essere un’arma letale come esterno di centrocampo. Inoltre, la sua maestria nei calci di punizione ha lasciato a bocca aperta avversari e tifosi.

Tipo di gioco

Negli anni 2000, Grosso ha dimostrato di essere uno dei migliori interpreti italiani del suo ruolo. La sua presenza incisiva e il suo stile deciso hanno reso impossibile ignorare il suo contributo al calcio italiano. Ma come tutto grande campione, la sua evoluzione è stata notevole. Dalle prime esperienze come trequartista con la Renato Curi, una squadra dilettantistica, al suo brillante passaggio al Chieti nella Serie C2, il destino aveva in serbo per lui un’altra sorprendente trasformazione. Grazie all’allenatore Serse Cosmi, Grosso è stato plasmato con maestria in un terzino eccezionale, sfruttando al massimo la sua velocità e la sua precisione nei cross. La storia di Fabio Grosso è una testimonianza di determinazione, talento e successo nel mondo del calcio. Che sia come giocatore o come allenatore, la sua presenza resta indelebile nella memoria di coloro che amano questo sport.

Chieti

Le prime esperienze calcistiche di Grosso si svilupparono nel campionato di Eccellenza, indossando la divisa della Renato Curi, all’epoca la seconda squadra di Pescara. Durante questo periodo, segnò 47 gol in poco più di 100 partite. Fu un inizio promettente per la sua carriera. Il debutto nel calcio professionistico avvenne con il Chieti, nel campionato di Serie C2. In tre stagioni trascorse con questa squadra, Grosso realizzò 17 reti in 68 partite, di cui 9 gol nella stagione 2000-2001, che sancì la promozione della squadra abruzzese in Serie C1.

Perugia

Grazie alle sue prestazioni con la maglia neroverde, Grosso attirò l’attenzione degli osservatori del Perugia. Così, nell’estate del 2001, fece il suo ingresso nella squadra allenata da Serse Cosmi. Inizialmente, giocò come esterno di centrocampo nel modulo 3-5-2, per poi essere spostato a terzino sinistro. Durante il suo periodo con il Perugia, disputò tre stagioni in Serie A e iniziò a farsi notare anche a livello nazionale. Fu in questa formazione umbra che conquistò il suo unico trofeo europeo, la Coppa Intertoto UEFA 2003.

Palermo

Il 30 gennaio 2004, Fabio Grosso fu tesserato dal Palermo, squadra allora militante in Serie B. La sua presenza fu immediatamente determinante per la promozione nella massima divisione, contribuendo con 21 presenze e un gol in campionato. L’anno successivo, il Palermo raggiunse l’accesso alla Coppa UEFA grazie al 6º posto in classifica, e Grosso contribuì con 36 presenze e una rete. Rimase legato ai rosanero per un altro anno, totalizzando 90 presenze e 2 gol in campionato, 8 presenze in Coppa Italia e 8 presenze in Coppa UEFA. Le sue prestazioni con il Palermo gli valsero il riconoscimento come uno dei migliori terzini del campionato italiano e la convocazione per il campionato del mondo 2006, dove ebbe un ruolo da protagonista nella vittoria della nazionale italiana.

Inter

Dopo il Mondiale 2006, Grosso si trasferì ufficialmente all’Inter il 13 luglio 2006, mentre Paolo Hernán Dellafiore fece il percorso inverso. Nonostante l’esordio in UEFA Champions League e la conquista della Supercoppa italiana 2006 e del suo primo scudetto, Grosso non riuscì a trovare la stessa continuità che aveva avuto a Palermo. Con i nerazzurri disputò 23 partite di campionato segnando due gol, e una presenza in Coppa Italia.

Lione

Nell’estate successiva, Grosso fu ceduto all’Olympique Lione per 7,5 milioni di euro. Con il club francese, vinse la Supercoppa di Francia, la Coppa di Francia e contribuì alla conquista del settimo titolo francese consecutivo segnando il gol decisivo contro lo Strasburgo. Rimase a Lione anche nella stagione successiva, collezionando complessivamente 71 presenze e 3 gol tra campionato e coppe. Nel 2009, con l’arrivo del giovane terzino Aly Cissokho dal Porto, Grosso decise di lasciare il club.

Fabio grosso
Fabio grosso

Juventus

Il 31 agosto 2009, nel corso dell’ultimo giorno della sessione di calciomercato, Fabio Grosso fece ritorno in Italia trasferendosi alla Juventus. La squadra torinese versò circa due milioni di euro all’Olympique Lione per assicurarsi i suoi servizi. A Grosso fu assegnata la maglia numero 6, che in passato era stata indossata da giocatori illustri come Gaetano Scirea. Il suo esordio con la Juventus avvenne il 12 settembre, in una partita contro la Lazio allo Stadio Olimpico di Roma, che si concluse con una vittoria per 2-0 a favore della squadra bianconera. Il suo primo gol con la Juventus arrivò il 22 novembre, contro l’Udinese, su assist di Martín Cáceres.

Non rientrando più nei piani della società, dopo il fallimento nel tentativo di essere ceduto durante il calciomercato estivo del 2010, Grosso fu escluso dalla rosa ufficiale. Tuttavia, tornò a far parte del gruppo nei primi giorni di settembre e fece il suo debutto da titolare il 7 novembre 2010 in una partita contro il Cesena, terminata con la vittoria per 3-1 della Juventus. Questo avvenne a causa di diversi infortuni che colpirono la squadra, nonostante alcune obiezioni da parte di alcuni dirigenti.  Concluse la stagione con 19 presenze in campionato e 2 in Coppa Italia. Nella stagione successiva, Grosso fu nuovamente messo ai margini della squadra poiché non rientrava più nei piani tecnici dell’allenatore Antonio Conte.  Alla fine della stagione, Grosso rimase svincolato e successivamente si ritirò dall’attività agonistica il 5 dicembre dello stesso anno.

La Nazionale

Fabio Grosso ha fatto il suo debutto nella nazionale italiana il 30 aprile 2003 in una partita amichevole contro la Svizzera, vinta dall’Italia per 2-1. Sotto la gestione del commissario tecnico Giovanni Trapattoni, è stato utilizzato in altre due occasioni. A partire dal 2005, è diventato un membro stabile della squadra italiana sotto la guida di Marcello Lippi, che lo ha promosso a terzino sinistro titolare, spostando Gianluca Zambrotta sulla fascia destra.

Durante la Coppa del Mondo 2006, Grosso è stato parte integrante della squadra italiana che ha vinto il torneo. Inizialmente utilizzato come riserva, è diventato titolare a partire dalla terza partita del torneo contro la Repubblica Ceca e ha dimostrato di essere determinante per la squadra. Durante gli ottavi di finale contro l’Australia, ha ottenuto un rigore che è stato trasformato da Francesco Totti, permettendo all’Italia di passare il turno nonostante l’inferiorità numerica.

La Coppa del Mondo 2006

Nella semifinale contro la Germania, ha segnato il gol che ha sbloccato la partita nei tempi supplementari, consentendo all’Italia di vincere per 2-0 e qualificarsi per la finale contro la Francia. Nella finale del campionato del mondo, che si è conclusa con un pareggio 1-1 e è stata decisa ai tiri di rigore, Grosso è entrato nella storia del calcio italiano segnando il quinto e ultimo rigore della sua squadra, che ha portato all’Italia la vittoria per 5-3 ai rigori e al quarto titolo mondiale.

Negli anni successivi, Grosso è stato convocato regolarmente per la nazionale italiana. Ha segnato il suo terzo gol in nazionale il 13 ottobre 2007 contro la Georgia. Ha partecipato al campionato europeo 2008, segnando un rigore nella fase a eliminazione diretta contro la Spagna, ma l’Italia è stata eliminata ai quarti di finale.

Grosso è stato incluso nella squadra italiana anche durante la Confederations Cup 2009, ma l’Italia non è riuscita a superare la fase a gironi. Ha continuato a rappresentare la nazionale italiana nelle qualificazioni per la Coppa del Mondo 2010, segnando un gol contro la Bulgaria nel settembre 2009.

Carriera da allenatore

Il 10 dicembre 2012, Fabio Grosso ha iniziato un corso di abilitazione per diventare allenatore professionista di Prima Categoria – UEFA Pro presso Coverciano. Dopo aver completato il corso il 5 luglio 2013, ha ottenuto la qualifica.

Il 11 luglio è tornato alla Juventus come vice allenatore della squadra Primavera, lavorando con Andrea Zanchetta. Successivamente, l’11 marzo 2014, è stato nominato allenatore capo della squadra Primavera dopo l’esonero di Zanchetta. È stato confermato come allenatore per la stagione successiva e nel marzo 2016 ha vinto il Torneo di Viareggio con la squadra giovanile della Juventus, battendo il Palermo in finale. Nella stessa stagione, la squadra è arrivata alle finali di Coppa Italia Primavera e Campionato Primavera, ma ha perso rispettivamente contro l’Inter e la Roma.

Bari

Nel giugno 2017, Grosso si è trasferito al Bari, che giocava in Serie B. La squadra ha concluso la stagione al sesto posto, ma a causa di una penalizzazione di due punti inflitta al club è scesa al settimo posto. Nonostante la qualificazione ai play-off, il Bari è stato eliminato nel turno preliminare dal Cittadella. Alla fine della stagione, Grosso ha rescisso il contratto a causa del fallimento del club.

Il 21 giugno 2018, Grosso è diventato allenatore del Verona, ancora in Serie B. Il 1º maggio 2019, dopo una sconfitta contro il Livorno, è stato esonerato con la squadra che era in bilico per la zona play-off. Il 5 novembre 2019, ha rescisso il contratto con il Verona e nello stesso giorno è stato nominato allenatore del Brescia in Serie A, sostituendo Eugenio Corini. Tuttavia, dopo tre partite perse, è stato sollevato dall’incarico il 2 dicembre 2019 e Corini è tornato ad allenare il Brescia.

Sion e Frosinone

Il 25 agosto 2020, Grosso ha firmato con il Sion, una squadra svizzera della Super League. È stato esonerato il 5 marzo 2021, con la squadra che si trovava al penultimo posto in classifica.

Il 23 marzo 2021, Grosso è subentrato ad Alessandro Nesta come allenatore del Frosinone, che era al dodicesimo posto in Serie B. Ha debuttato con un pareggio 0-0 contro la Reggiana il 2 aprile e ha ottenuto la prima vittoria il 1º maggio con un successo per 3-1 sul Pisa. Ha guidato la squadra alla salvezza, terminando la stagione al decimo posto. Nella stagione successiva, la squadra è stata vicina ai play-off, ma ha fallito l’accesso all’ultima giornata, chiudendo al nono posto in classifica. Nella stagione 2022-2023, Grosso ha condotto il Frosinone alla promozione in Serie A con tre giornate di anticipo, vincendo il campionato di Serie B.

 

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Lucio Manardi
Lucio Manardi
Classe ’76, grande giocatore poi convertito in commentatore. Adoro il calcio da quando sono nato e scriverne tutti i giorni mi rende felice. Le grandi storie sono tali solo se c’è qualcuno in grado di raccontarle!
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