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Gianfranco Leoncini, la biografia

Gianfranco Leoncini, nato il 25 settembre 1939 a Roma e scomparso il 5 aprile 2019 a Chivasso, è stato un famoso calciatore e allenatore italiano, noto per la sua versatilità nel ruolo di mediano o terzino sinistro. Originario di Piani Poggio Fidoni, una località vicino a Rieti, Leoncini proveniva da una famiglia di radici romane.

Durante gli anni ’80, affrontò una battaglia contro la leucemia, ma fortunatamente riuscì a sconfiggere completamente la malattia. In merito a questo, fu interrogato dal magistrato Raffaele Guariniello durante un’indagine sulle malattie che avevano colpito diversi ex calciatori, inclusa la sclerosi laterale amiotrofica.

La carriera

La sua carriera calcistica ha avuto inizio quando è stato notato da talent scout mentre giocava nelle giovanili di una squadra locale. Il suo talento innato e la sua determinazione gli hanno consentito di farsi strada nel mondo del calcio, e presto ha avuto l’opportunità di giocare per squadre di alto livello.

Leoncini è stato un calciatore molto versatile, in grado di giocare sia come mediano che come terzino sinistro. Grazie alla sua tecnica di gioco e alla sua visione tattica, è diventato un elemento fondamentale nelle squadre in cui ha militato. La sua presenza in campo era sempre notata, sia per la sua abilità difensiva che per la sua capacità di supportare l’attacco.

Juventus

Leoncini ha fatto il suo debutto nel calcio professionistico proprio con la Juventus nel 1958. Durante la sua permanenza nella squadra bianconera, ha lasciato un’impronta indelebile vincendo tre Coppe Italia (1958-59, 1959-60, 1964-65) e altrettanti scudetti (1959-60, 1960-61, 1966-67), segnando 21 gol in 289 presenze. Dopo dodici anni trascorsi con la maglia della Juventus, Leoncini si è trasferito all’Atalanta.

Leoncini fa il suo ingresso nella prima squadra nella stagione 1958-59 e, l’anno successivo, guadagna un posto da titolare. Non solo contribuisce in modo significativo alla vittoria contro il Milan, che si rivela decisiva per il campionato, ma si afferma come un giovane campione, vincendo un duello che inizialmente sembrava impari.

Da quel momento in poi, Leoncini non ha mai guardato indietro nella sua avventura con la Juventus. Per ben dodici anni, ha indossato la maglia bianconera, collezionando 377 presenze e segnando 25 gol. Era un protagonista generoso del centrocampo, anche se spesso veniva impiegato come difensore esterno. Mai domo e dotato di una volontà feroce, era una pedina fondamentale nella Juventus del “movimento” di Heriberto Herrera. Era un vero e proprio dinamo in campo, incline all’offensiva, poiché i suoi tiri spesso trovavano la porta. Inoltre, si impegnava con vigore ed esuberanza nei compiti difensivi, come richiedeva il suo ruolo.

Leoncini è stato un giocatore ammirato per la sua dedizione, la sua abilità e la sua poliedricità. Ha rappresentato una costante presenza nel centrocampo della Juventus, contribuendo in modo significativo ai successi della squadra durante il suo lungo periodo nel club. La sua personalità combattiva e la sua predisposizione all’attacco hanno lasciato un segno indelebile nella storia della Juventus e nel cuore dei tifosi.

Atalanta

Con la Dea ha giocato nel biennio 1970-72 e successivamente nella stagione 1973-74. Durante il suo periodo con la squadra bergamasca, ha accumulato 94 presenze e ha messo a segno un gol. Inoltre, ha avuto una breve parentesi di un anno con il Mantova, raccogliendo 28 presenze senza segnare alcuna rete.

Nazionale

Leoncini può vantare anche due apparizioni nella Nazionale italiana. La prima presenza di Gianfranco Leoncini è stata in un’amichevole contro l’Argentina, che si è conclusa con una vittoria per 3-0 allo Stadio Comunale di Torino. La seconda è avvenuta durante i Mondiali del 1966 in Inghilterra, nella partita persa per 1-0 contro l’allora Unione Sovietica.

La carriera di Gianfranco Leoncini è stata caratterizzata da un contributo significativo alle squadre in cui ha giocato. La sua abilità e la sua dedizione hanno reso possibile la conquista di numerosi titoli e il suo nome è entrato a far parte della storia del calcio italiano.

Gianluigi Ottoni
Gianluigi Ottoni
Mi chiamo Gianluigi e da più di vent’anni sono un giornalista sportivo. Sono orgogliosamente padre di due figli, Michele e Luca, giovani calciatori. Mi occupo principalmente di cronaca calcistica, ma seguo con piacere anche altre discipline.
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