Nato il 18 marzo 1959 a Cernusco sul Naviglio, Roberto Tricella è un ex calciatore italiano che si è distinto nel ruolo di difensore.
Carriera: Inter
La sua crescita nel mondo del calcio è avvenuta nel vivaio dell’Inter, dove ha avuto l’opportunità di esordire in Serie A non ancora ventenne. Dopo due anni trascorsi nella prima squadra con un totale di cinque presenze, ha deciso di fare un passo indietro e si è trasferito al Verona, militante in Serie B.
Verona
È stato proprio al Verona che Roberto Tricella ha vissuto uno dei momenti più significativi della sua carriera. Nella stagione 1981-1982, con l’arrivo del nuovo allenatore Osvaldo Bagnoli, la squadra ha iniziato a scrivere la storia, raggiungendo risultati straordinari. Tuttavia, il miglior periodo della squadra scaligera è iniziato con il campionato 1984-1985, quando hanno conquistato lo scudetto, il primo e finora unico nella loro storia. In questa impresa, Tricella ha avuto un ruolo fondamentale come capitano della formazione campione d’Italia.
La leadership di Tricella in campo è stata esemplare, trasmettendo la sua determinazione e la sua esperienza ai compagni di squadra. La sua presenza costante e il suo impegno totale hanno fatto di lui un punto di riferimento per l’intero gruppo. Con il suo carisma e la sua capacità di motivare gli altri, ha contribuito a creare un ambiente vincente che ha portato alla conquista dello storico titolo nazionale.
La vittoria dello scudetto è stata il culmine di un percorso straordinario, fatto di sacrifici, impegno e dedizione al calcio. Tricella ha dimostrato di essere un vero leader sul campo, sia per le sue doti tecniche che per la sua capacità di ispirare i suoi compagni di squadra. La sua presenza come capitano ha rappresentato una guida per la squadra, trasmettendo valori di determinazione, spirito di sacrificio e unità di intenti.
Oggi, la vittoria dello scudetto con il Verona nel 1985 rimane un momento storico incancellabile nella carriera di Roberto Tricella. È un capitolo che ha lasciato un segno indelebile nella storia del club e ha confermato il suo ruolo di calciatore di grande talento e leadership.
Roberto Tricella alla Juventus
Nel 1987, Roberto Tricella fece il grande passo e si trasferì alla Juventus, in una trattativa che lo portò a un costo di 4,5 miliardi di lire. Assunse un ruolo di grande responsabilità, prendendo il posto del leggendario Gaetano Scirea, anch’egli originario di Cernusco sul Naviglio. Nella sua prima stagione con la squadra bianconera, il club si classificò al sesto posto in campionato e venne eliminato ai sedicesimi di finale in Coppa UEFA.
Nell’anno successivo, Tricella mantenne il suo ruolo di titolare e la Juventus raggiunse un onorevole quarto posto in campionato. Tuttavia, il vero successo arrivò nella stagione 1989-1990, quando la squadra vinse sia la Coppa Italia che la Coppa UEFA. Fu un momento di grande trionfo per Tricella e i suoi compagni di squadra, che celebrarono le vittorie conquistate.
Bologna
Al termine di quella stagione, Tricella decise di lasciare Torino e si trasferì al Bologna. Purtroppo, la stagione dei rossoblù si rivelò fallimentare, con la squadra che chiuse il campionato all’ultimo posto con soli 18 punti. Nonostante le difficoltà, Tricella si impegnò con determinazione, collezionando 23 presenze in campionato e altre 7 in Coppa UEFA, competizione in cui il Bologna raggiunse i quarti di finale. Tuttavia, durante gli ottavi di finale contro l’Admira Wacker, Tricella fallì uno dei calci di rigore che determinò l’eliminazione della squadra.
Nella stagione seguente, a causa di un problema muscolare, Tricella e il Bologna decisero consensualmente di rescindere il contratto. In seguito, il calciatore cercò altre opportunità in Serie A, ma il destino gli riservò un’altra strada. A causa di un infortunio muscolare persistente, decise di lasciare definitivamente il calcio agonistico a soli 33 anni.
Nonostante gli ostacoli e le difficoltà incontrate nel corso della sua carriera, Roberto Tricella rimarrà sempre un calciatore ricordato per la sua dedizione e il suo impegno. Le sue esperienze nella Juventus e nel Bologna, sebbene con alti e bassi, hanno contribuito a delineare un percorso calcistico di grande rilevanza, caratterizzato da momenti di trionfo e sfide da affrontare con determinazione.