Marino Magrin, nato il 13 settembre 1959 a Borso del Grappa, è una figura poliedrica nel mondo del calcio italiano, avendo ricoperto sia il ruolo di calciatore che quello di allenatore. Durante la sua carriera da giocatore, ha operato principalmente come centrocampista.
Esordi in D
Marino Magrin, un promettente giovane talento del calcio italiano, ha iniziato a cimentarsi nel mondo del pallone all’età di sedici anni con la squadra dilettantistica del Bassano Virtus. Nel campionato di Serie D del 1975-1976, Magrin ha dato prova delle sue abilità, giocando sette partite e segnando tre gol. Nonostante la retrocessione della squadra nei dilettanti a giugno, il talentuoso centrocampista è rimasto fedele al Bassano del Grappa fino al 1978.
Successivamente, nel 1978, Magrin ha intrapreso una nuova avventura calcistica con il Montebelluna, squadra che militava nella Serie D. Durante il suo periodo con il Montebelluna, Magrin ha accumulato un totale di 57 presenze e 14 reti in due stagioni di Serie D.
Mantova e Atalanta
Nel giugno del 1980, le sue doti hanno attirato l’attenzione del Mantova, squadra che all’epoca militava nella Serie C1. Nonostante la breve permanenza di un solo anno con il Mantova, Magrin ha lasciato il segno e nel giugno del 1981 è stato reclutato dall’Atalanta, appena retrocessa in Serie C1. In un periodo di soli tre anni, i nerazzurri hanno raggiunto la massima serie del calcio italiano.
L’esordio di Magrin in Serie A è avvenuto tre giorni dopo il suo 25º compleanno, il 16 settembre 1984, nella partita contro l’Inter, che si è conclusa con un pareggio 1-1. Rimasto fedele all’Atalanta fino al giugno del 1987, Magrin ha accumulato un impressionante totale di 192 presenze e 40 gol con la squadra di Bergamo.
Marino Magrin alla Juve
Dopo la partenza di Michel Platini, Marino Magrin ha fatto il grande passo verso la Juventus, trasferendosi per una cifra di 2,8 miliardi di lire. Nella stagione 1987-1988, i bianconeri hanno ottenuto un sesto posto in campionato, guadagnandosi la partecipazione alla Coppa UEFA grazie allo spareggio-derby contro il Torino. Nell’anno successivo, la squadra ha raggiunto un rispettabile quarto posto.
Nonostante il suo arrivo inizialmente fosse stato visto come il sostituto di Platini, Magrin non ha avuto l’opportunità di indossare la prestigiosa maglia numero 10 durante le sue due stagioni con la Juventus. Nel giugno del 1989, dopo aver accumulato 44 presenze e 7 reti in campionato, Magrin ha lasciato Torino.
Verona e fine carriera
Approcciando ormai i trent’anni, Marino Magrin ha intrapreso una nuova tappa della sua carriera calcistica unendosi all’Hellas Verona, allenato da Osvaldo Bagnoli. È con il Verona che Magrin ha trascorso le sue ultime stagioni come calciatore professionista, nonostante le sfide rappresentate da due retrocessioni in Serie B intervallate da una risalita.
La sua permanenza al Verona è durata fino al 1992, quando, vicino alla fine della sua carriera, ha deciso di fare ritorno al suo luogo d’origine, Bassano. È stato proprio con la maglia del Bassano che Magrin ha concluso la sua carriera calcistica, disputando una stagione finale prima del suo meritato ritiro dal mondo del calcio.