Cristiano Zanetti, nato a Carrara il 10 aprile 1977, è un ex calciatore italiano che ha ricoperto il ruolo di centrocampista durante la sua carriera. Oltre ad essere stato un eccellente giocatore, Zanetti ha intrapreso anche la carriera da allenatore di calcio.
Fiorentina
I primi passi calcistici di Cristiano Zanetti sono avvenuti presso il Poggioletto, una squadra locale, dove ha attirato l’attenzione dei tecnici del Settore Giovanile della Fiorentina all’età di soli 11 anni. Nel 1989, all’età di 12 anni, si è unito alle giovanili della Fiorentina, dove ha trascorso sette anni della sua formazione.
È stato il 14 maggio 1995 che Zanetti ha fatto il suo esordio in Serie A durante la partita Foggia-Fiorentina, subentrando a Stefano Pioli. La partita si è conclusa con la vittoria dei “diavoletti” per 2-1. Durante quella stagione, l’allenatore Ranieri gli ha dato fiducia e lo ha impiegato nuovamente nella 34ª giornata quando la Fiorentina ha ospitato il Milan di Capello al Franchi.
La vittoria della Coppa Italia
Nella stagione successiva, il 1995-1996, Zanetti ha alternato la sua presenza tra la squadra Primavera, allenata da Luciano Chiarugi, e la Prima squadra. Con la Primavera, ha conquistato la Coppa Italia di categoria, battendo il Torino per 2-1 dopo un pareggio per 0-0 nella finale. Nel frattempo, nella Prima squadra, Zanetti ha collezionato due apparizioni nei minuti finali delle partite contro Udinese e Atalanta. La sua partecipazione in campo durante il ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia contro il Palermo al Barbera (con la Fiorentina che ha vinto 2-1) gli ha permesso di contribuire alla conquista del trofeo, il suo primo successo come giocatore senior.
Questi sono stati gli inizi promettenti di Cristiano Zanetti nel mondo del calcio, dove ha dimostrato le sue abilità e ha avuto l’opportunità di mostrare il suo talento sia a livello giovanile che nella squadra di prima divisione.
Venezia
Nel corso della stagione 1996-1997, Cristiano Zanetti viene mandato in prestito al Venezia, squadra militante in Serie B, con l’obiettivo di acquisire esperienza nel mondo del calcio. Durante il suo periodo al Venezia, Zanetti disputa un campionato positivo, accumulando 27 presenze e dimostrando le sue qualità sul campo. Successivamente, nella stagione 1997-1998, si trasferisce in prestito alla Reggiana, dove continua a mettere in mostra il suo talento. Con la guida prima di Francesco Oddo e successivamente di Franco Varrella, Zanetti si impone come titolare nel centrocampo e colleziona ben 33 presenze durante la stagione.
Inter
Le prestazioni di Zanetti non passano inosservate e attirano l’attenzione dell’Inter, guidata dal presidente Massimo Moratti, che decide di investire sul futuro del calcio italiano. Nel 1998, l’Inter si assicura i servizi di Cristiano Zanetti, insieme all’allora promettente fantasista Andrea Pirlo e all’attaccante Nicola Ventola. Nonostante il grande entusiasmo generato da questi giovani talenti, Zanetti fatica a trovare spazio nella formazione nerazzurra e a novembre viene ceduto in prestito al Cagliari.
Cagliari
Al Cagliari, sotto la guida di Gian Piero Ventura, Zanetti riesce finalmente a conquistare un posto da titolare. Durante il suo soggiorno in Sardegna, il centrocampista mostra un livello di gioco elevato, offrendo un contributo decisivo alla salvezza della squadra rossoblù con 18 presenze. La sua presenza in campo si rivela fondamentale per la squadra e le sue prestazioni contribuiscono significativamente al raggiungimento dell’obiettivo di rimanere nella massima serie del calcio italiano.
La parentesi al Cagliari rappresenta un momento importante nella carriera di Cristiano Zanetti, in cui ha potuto dimostrare il suo valore e consolidare la sua reputazione come calciatore affidabile e determinante.
Roma e Inter
La stagione calcistica successiva, dopo il riscatto del suo prestito da parte dell’Inter al termine del campionato, Fabio Capello, l’allenatore della Roma, esprime il desiderio di avere Cristiano Zanetti nella sua squadra. Così, nell’agosto del 1999, Zanetti si trasferisce nella capitale italiana.
Nonostante alcuni problemi iniziali di adattamento, Zanetti diventa una delle figure chiave per la Roma. Nella stagione 1999-2000, Zanetti disputa solamente 14 partite tra campionato, Coppa Italia e Coppa UEFA. Tuttavia, l’anno successivo, quello in cui la Roma vince lo scudetto, segna la definitiva affermazione di Zanetti. Grazie anche all’infortunio precoce del neoacquisto Emerson, le prestazioni di alto livello di Zanetti giocano un ruolo determinante nel mantenere l’equilibrio della squadra giallorossa. Disputa 27 partite in Serie A e 3 in Coppa UEFA, contribuendo alla conquista del titolo di campione d’Italia.
Nell’estate del 2001, l’Inter decide di riportare Zanetti a Milano, ricomprando il suo cartellino per una cifra considerevole di 22 miliardi di lire. L’allenatore Héctor Cúper lo schiera immediatamente come titolare e nella stagione 2001-2002 la squadra interista sfiora la conquista del secondo Scudetto consecutivo, ma la sconfitta contro la Lazio il “maledetto 5 maggio” all’Olimpico mette fine alle speranze.
L’affermazione in nerazzurro
Durante il suo periodo a Milano, Cristiano Zanetti guadagna il soprannome di “Martello” per il suo stile di gioco aggressivo e la sua abilità nel recuperare il pallone.a gestione di Roberto Mancini, nonostante la crescente concorrenza nel suo ruolo a causa della presenza di giocatori come Esteban Cambiasso, Dejan Stankovic e Juan Sebastian Veron nella rosa della squadra, Zanetti riesce comunque a ottenere un po’ di spazio. Durante questo periodo, aggiunge al suo palmarès due Coppe Italia, entrambe vinte contro la Roma, nel 2004-2005 come protagonista e nel 2005-2006 senza scendere in campo nell’ultima partita.
Juventus
Nel 2006, Cristiano Zanetti si trasferisce alla Juventus, guidata da Deschamps, senza che venisse pagata una cifra di trasferimento, poiché il club era stato appena retrocesso in Serie B a causa dello scandalo Calciopoli. Con la Juventus, Zanetti riesce a vincere il campionato di Serie B, riportando così il club bianconero nella massima serie. Durante quel periodo, Zanetti scende in campo in 25 partite di campionato, segnando due gol contro Treviso e Triestina, e fa anche tre apparizioni in Coppa Italia.
Inizialmente considerato una riserva nella stagione successiva, Zanetti riesce a conquistarsi la fiducia dell’allenatore Claudio Ranieri e si afferma come titolare nel centrocampo della Juventus, accumulando 26 presenze.
Tuttavia, a causa di un infortunio muscolare al quadricipite destro subito in un’amichevole contro il 27 luglio 2008 a Dortmund, Zanetti fa il suo debutto nella stagione 2008-2009 solo il 10 dicembre nella partita Juventus-Bate Borisov, che era l’ultima partita del girone eliminatorio della Champions League. Purtroppo, un altro infortunio, questa volta al quadricipite sinistro, lo costringe a uno stop quasi completo per il resto della stagione. Nonostante le difficoltà, Zanetti segna il suo primo gol stagionale e il primo in Serie A con la maglia della Juventus il 26 aprile 2009 contro la Reggina (partita terminata 2-2). Ripete l’impresa il 17 maggio 2009 contro l’Atalanta (partita finita 2-2), segnando un superbo gol da 30 metri con un tiro al volo.