Lucidio Sentimenti, conosciuto affettuosamente come Cochi, è stato un vero e proprio mito del calcio italiano. Nato il 1º luglio 1920 a Bomporto e scomparso il 28 novembre 2014 a Torino, Sentimenti ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del calcio come portiere e allenatore. Nella sua famiglia il calcio scorreva nelle vene, poiché era il quarto di cinque fratelli, tutti calciatori di talento: Ennio, Arnaldo, Vittorio e Primo. Per questo motivo, Lucidio era noto anche come Sentimenti IV, un titolo che lo accompagnerà per tutta la sua carriera.
Inizio carriera
La sua leggenda inizia con una semplice lettera, inviata a un club locale, in cui scriveva: “Ho quasi quindici anni, faccio il garzone calzolaio a 15 lire la settimana, vorrei giocare. Va bene qualsiasi ruolo. Anche portiere.” Questo semplice desiderio si sarebbe trasformato in un’incredibile carriera calcistica.
Gianni Brera, celebre giornalista sportivo, descrisse Sentimenti come un uomo freddo, determinato e dotato di una malizia diabolica. La sua presenza in campo era sempre sicura e le sue intuizioni difensive sembravano provenire da un’ispirazione soprannaturale.
Ma la storia di Sentimenti non si limita solo a un talento eccezionale. Nel corso della sua carriera, ha dimostrato una resistenza e una passione senza pari. L’8 settembre 2011, all’età di novantuno anni, Sentimenti ha ricevuto un onore speciale dalla Juventus: una stella celebrativa nella prestigiosa Walk of Fame dello Juventus Stadium.
Modena
La sua carriera calcistica ebbe inizio con il Modena, squadra con cui ottenne un grande risultato diventando titolare e contribuendo alla promozione in Serie A al termine della stagione 1940-1941. All’inizio della stagione successiva, Lucidio fu inizialmente relegato al ruolo di riserva di Bruno Monti. Tuttavia, nella seconda metà della stagione, dimostrò il suo valore e si guadagnò il posto da titolare. L’esordio di Lucidio Sentimenti nella massima serie avvenne il 1º febbraio 1942, durante la partita casalinga contro la Roma, che si concluse con un pareggio. In totale, Lucidio disputò 16 incontri in quella stagione, ma purtroppo non riuscì ad evitare la retrocessione della squadra, che terminò il campionato all’ultimo posto.
Lucidio Sentimenti alla Juve
Nell’estate del 1942, Lucidio Sentimenti fu acquistato dalla Juventus, squadra in cui già militava suo fratello Vittorio. Indossando la maglia bianconera, Lucidio rimase fino al 1949, prendendo parte a quattro campionati di Serie A a girone unico, oltre al particolare campionato del 1945-1946 che si disputò in due gironi separati. Ciò che rende la sua esperienza ancora più singolare è il fatto che in due partite del campionato misto del 1945-1946 giocò come “giocatore di movimento”, assumendo il ruolo di ala anziché quello di portiere. In una di queste partite, riuscì anche a segnare un gol, dimostrando la sua versatilità e contribuendo al successo della squadra.
Lazio
Data la sua età e i successi ottenuti, Lucidio Sentimenti fu considerato in fase discendente quando si trasferì alla Lazio nel 1949. Nella capitale, affiancato anche dai suoi fratelli Vittorio e Primo, Lucidio si affermò come titolare e divenne un vero leader per la squadra. Indossando la maglia con l’aquila sul petto, disputò ben 170 partite, dimostrando la sua affidabilità e dedizione. Nonostante il suo ruolo di portiere, riuscì a segnare 3 gol su rigore, dimostrando la sua abilità anche in fase offensiva. La sua esperienza nella Lazio si caratterizzò per il suo contributo significativo e la sua leadership, consolidando il suo status di giocatore di grande rilievo nel panorama calcistico italiano.
Vicenza e fine carriera
Nel 1954, Lucidio Sentimenti lasciò la Lazio per trasferirsi al L.R. Vicenza, sebbene la dirigenza biancoceleste avesse riluttanza nel lasciarlo andare, tanto che lo liberò solo nell’ultimo giorno disponibile per la cessione. Indossando la maglia biancorossa, Sentimenti giocò per il Vicenza dal 1954 al 1957, accumulando 82 presenze e ottenendo la vittoria del campionato di Serie B nella stagione 1954-1955.
Negli ultimi anni della sua carriera da calciatore, Sentimenti si trasferì a Torino. Nel 1957, divenne il portiere del Cenisia, la terza squadra della città piemontese, militante in IV Serie. Nel 1959, fu acquistato dal Talmone Torino durante la seconda metà della stagione, tornando a giocare in Serie A per tre partite e subendo cinque reti. La stagione successiva, fece ritorno al Cenisia, dove concluse la sua carriera calcistica.