Nato a Parma il 29 marzo 1937, Bruno Mora è stato un noto calciatore e allenatore di calcio italiano. Ricopriva il ruolo di attaccante durante la sua carriera. La sua esperienza nel calcio lo ha portato a giocare e allenare diverse squadre.
La carriera
Con il Milan, Mora ha vissuto uno dei momenti più memorabili della sua carriera, vincendo la prestigiosa Coppa dei Campioni nel 1963. Nella finale disputata a Wembley, il Milan ha superato il Benfica, coronando così un’indimenticabile avventura europea. Inoltre, con i rossoneri, Mora ha conquistato anche la Coppa Italia nel 1967 e lo scudetto nella stagione 1967-1968, dimostrando la sua importanza e il suo talento nel contribuire ai successi del club.
Dopo le esperienze con le grandi squadre, Mora ha concluso la sua carriera agonistica con il Parma, scendendo nelle serie minori. Nel corso della sua carriera in Serie A, ha accumulato un totale di 245 presenze e 62 reti, mostrando il suo contributo significativo al calcio italiano.
Bruno Mora rimane un ricordo indelebile nel panorama calcistico italiano, con il suo talento e le sue vittorie che lo hanno reso un protagonista indiscusso del calcio italiano degli anni ’60.
Bruno Mora alla Juventus
La Juventus, che deteneva il titolo di campione d’Italia, ha sconfitto la concorrenza degli altri forti club del nord e ha aggiunto al suo già talentuoso undici titolare il giovane ragazzo di Parma, Bruno Mora.
La Juventus ha nuovamente conquistato lo Scudetto, e Mora si è integrato facilmente in un attacco che, nonostante la perdita di Boniperti, arrivato alla fine della sua carriera, poteva contare sul gigante gallese John Charles e sul talentuoso attaccante argentino Omar Sivori, due fuoriclasse di livello mondiale.
Nella stagione successiva, tuttavia, si sono verificati problemi di varia natura. Innanzitutto, la Juventus ha avuto una stagione disastrosa, chiudendo al 12º posto e avendo la seconda peggiore difesa del campionato.
Mora ha anche avuto diversi problemi con Sivori, a cui spesso rubava la scena con le sue giocate. Le discussioni tra i due sono diventate sempre più frequenti e Mora, originario dell’Oltretorrente, non ha esitato a confrontarsi con l’ardito e talentuoso argentino.
A ciò si aggiungono voci sempre più insistenti sulla passione di Mora per il “gentil sesso” e per la vita notturna. Essendo un giovane attraente che ha vissuto un’infanzia e un’adolescenza segnate dalla povertà, Mora ama vivere appieno la vita. Tuttavia, le sue prestazioni in campo rimangono di alto livello e queste voci sembrano più una scusa per consentire alla Juventus di sistemare la sua difesa traballante, cedendo il talentuoso attaccante in cambio di un difensore di valore.