Marcelo Salas è nato a Temuco, in Cile, il 24 dicembre del 1974. Ha disputato diverse stagioni al top, divenendo uno dei giocatori cileni più forti e amati in assoluto. Ha giocato con il ruolo di attaccante e, dopo la carriera da calciatore, ha intrapreso quella da presidente e direttore sportivo del Dep. Temuco.
La carriera di “El Matador”
El Matador, questo il soprannome di Marcelo Salas, è considerato il miglior attaccante nella storia del Cile. Nel corso della sua carriera ha vestito la maglia di squadre come: Universidad de Chile, River Plate, Lazio e Juventus. Al termine della sua avventura in Serie A, il cileno è tornato nel River e poi nell’Universidad de Chile. Ottenne grandi successi anche con la nazionale cilena, dove ha realizzato 45 reti in totale. Tra il 1996 e il 2001, Marcelo Salas è stato considerato dagli addetti ai lavori come uno dei più forti attaccanti del momento.
L’inizio in Sudamerica
La carriera di Marcelo Salas è iniziata all’Universidad de Chile. Qui ha esordito nel 1993, divenendo titolare già la stagione successiva. Fece subito vedere grandi cose e su guadagnò il soprannome di Matador per via della sua celebre freddezza davanti alla porta. Dopo aver contribuito a far vincere al club cileno due titoli consecutivi nel 1994 e nel 1995, Salas è stato venduto al River Plate per 3,6 milioni di dollari, con un contratto di tre anni. Dal 1996 al 1998, Salas ha realizzato ben 31 reti su 67 partite e ha contribuito a far vincere al River Plate il torneo di Apertura 1996, il Clausura 1997 e l’Apertura 1997. In molti hanno messo gli occhi addosso a Salas, e il Manchester United provò a prenderlo, ma senza successo.
L’arrivo alla Lazio
Salas venne poi ceduto alla Lazio nel 1998, dove trovò un compagno di attacco come Christian Vieri. I biancocelesti lo comprarono per 20,5 milioni di dollari, il trasferimento più costoso del tempo. Nelle tre stagioni trascorse a Roma, Marcelo Salas mise a segno valanghe di reti e ha vinto con la Lazio una Serie A, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa UEFA. Dopo essersi ancora una volta confermato come uno degli attaccanti più forti a livello mondiale, Marcelo Salas venne ceduto alla Juventus nella stagione 2001-2002.

Marcelo Salas alla Juve
L’attaccante cileno nel 2001 passò alla Juve per 55 miliardi di lire ma l’esperienza nel club bianconero non fu gratificante come quella alla Lazio. Il motivo fu che Salas si infortunò gravemente con una lesione del legamento crociato anteriore dopo solo due mesi alla Juve. Fu costretto a saltare il resto della stagione, per poi tornare in campo quella successiva dopo aver vinto, da spettatore, uno Scudetto e una Supercoppa Italiana. Alla fine la sua esperienza in bianconero non fu delle migliori, anche se venne pregiudicata da motivi fisici.
Ritorno in Sud America
Marcelo Salas nel 2003 riuscì a tornare finalmente in Sudamerica, dopo che i bianconeri tentarono di venderlo anche al Real Madrid e al Manchester United. Dopo il divorzio con la ex moglie, Salas accettò il trasferimento al River Plate. Qui ha disputato buone partite, conquistando anche il torneo di Clausura del 2004. Rescisse ufficialmente il contratto con la Juve solo nel 2005, ritornando nell’Universidad de Chile, la squadra dove aveva tirato i primi calci al pallone. Il ritiro dal calcio giocato è arrivato nel 2008, quando aveva solo 33 anni.
Palmares
Campionato cileno: Universidad de Chile: 1994, 1995
Campionato argentino: River Plate: Apertura 1996, Clausura 1997, Apertura 1997, Clausura 2004
Supercoppa italiana: Lazio: 1998, 2000, Juventus: 2002
Campionato italiano: Lazio: 1999-2000, Juventus: 2001-2002, 2002-2003
Coppa Italia: Lazio: 1999-2000
Competizioni internazionali
Supercoppa sudamericana: River Plate: 1997
Coppa delle Coppe: Lazio: 1998-1999
Supercoppa UEFA: Lazio: 1999
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