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Andrea Fortunato, la biografia

Andrea Fortunato ha intrapreso una scalata di successi nel mondo del calcio italiano, diventando uno dei prospect più promettenti degli anni ’80 e ’90. Da terzino sinistro agile e veloce, ha giocato per squadre di prim’ordine come il Pisa, il Genoa e la Juventus. Fortunato aveva tutto: talento, forza e passione, e sembrava destinato a raggiungere vette ancora più alte del successo. Ma poi, la malattia ha colpito.

La tragedia della malattia

Fortunato è stato diagnosticato con la leucemia, una malattia che lo ha costretto ad interrompere bruscamente la sua carriera promettente e ha portato alla sua scomparsa prematura nel 1995, a soli 24 anni. La sua morte ha rappresentato una grande perdita per il mondo del calcio, ma la sua memoria è stata onorata attraverso diverse iniziative ed eventi a suo nome.

Nonostante la breve carriera, Fortunato ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio italiano, come uno dei calciatori più promettenti del suo tempo. Anche se la sua vita è stata interrotta troppo presto, il suo talento e la sua passione vivranno per sempre nei cuori dei suoi fan e dei suoi compagni di squadra.

La carriera di Andrea Fortunato

Nel lontano 1988, un giovane talento di Salerno fece il suo ingresso nella prima squadra del Como come terzino sinistro. Fortunato, questo il suo nome, aveva solo 17 anni quando debuttò in Serie B il 29 ottobre 1989, in una partita che vide la sua squadra vincere per 1-0 contro il Cosenza. L’anno successivo, nonostante la retrocessione in Serie C1, Fortunato si impose presto nell’undici di base del Como, disputando ben 27 partite in campionato. Purtroppo, la stagione si concluse con una sconfitta ai playoff contro il Venezia, a un passo dalla promozione in Serie B.

Fortunato non tardò a destare l’interesse di club italiani di maggiori dimensioni, in particolare del Genoa. Nel 1991 la squadra ligure lo ingaggiò, ma le limitate opportunità di gioco in prima squadra portarono ad un contrasto con l’allenatore Bagnoli e il suo assistente Maddè, che definirono il giovane talento come un “testa calda arrogante”. Fortunato fu quindi prestato al Pisa per la stagione 1991-92, dove disputò ben 25 partite impressionando tutti con le sue prestazioni.

Il Genoa si rese conto del suo errore e richiamò Fortunato nella squadra per il campionato successivo. Il giovane terzino fece il suo debutto in Serie A il 6 settembre 1992, in una partita pareggiata 1-1 contro la Fiorentina. Insieme al compagno di reparto Christian Panucci, formò una coppia difensiva giovane ma estremamente promettente. Nel suo primo anno nella massima serie italiana, Fortunato disputò 33 partite e segnò addirittura 3 gol, contribuendo in modo decisivo alla salvezza del Genoa, tra cui un pareggio contro i futuri campioni Milan.

Andrea Fortunato
Andrea Fortunato

La cessione di Andrea Fortunato alla Juventus

Le performance di Andrea Fortunato con il Genoa durante la stagione 1992-93 attirarono l’attenzione del capo della Juventus, Giovanni Trapattoni, che portò il giovane promettente al club di Torino la stagione successiva per 12 miliardi di lire. Il terzino sinistro fu subito un successo e gli fu assegnata la maglia numero 3.

Fortunato iniziò la sua prima stagione con la Juventus in modo molto convincente. In particolare veniva apprezzato il suo cross che utilizzava per fornire palloni perfette per attaccanti come Roberto Baggio, Fabrizio Ravanelli e Gianluca Vialli. La sua caratteristica più importante era che amava essere un giocatore di squadra. Lo stesso allenatore allenatore dell’Italia, Arrigo Sacchi, lo convocò con gli azzurri per una partita amichevole.Il terzino sinistro mostrò somiglianze con Maldini e inizialmente era addirittura incluso nei piani di Sacchi per i mondiali del 1994.

Malattia e morte

Durante la seconda parte della stagione 1993-94, il giocatore subì una perdita di forma inspiegabile. Come conseguenza faticò a completare le partite a causa di una mancanza di energia. Venne anche escluso dalla nazionale dopo che i medici annunciarono che aveva una forma rara di leucemia nel maggio 1994. Andrea Fortunato ha avuto difficoltà inizialmente nel trovare un donatore di midollo osseo adatto. Ha poi subito chemioterapia in un ospedale di Torino e un trapianto di midollo osseo senza successo da sua sorella, Paola.

Dopo aver subito un secondo trapianto di midollo osseo da suo padre, sembrava aver fatto un pieno recupero. La stagione successiva, fu incluso nell’elenco della squadra della Juventus. Fu persino convocato dal nuovo allenatore Marcello Lippi per la partita della Juventus contro la Sampdoria a Genova il 26 febbraio 1995. Il ragazzo è morto in un ospedale di Perugia il 25 aprile 1995, la vigilia della partita dell’Italia contro la Lituania a Vilnius.

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Gianluigi Ottoni
Gianluigi Ottoni
Mi chiamo Gianluigi e da più di vent’anni sono un giornalista sportivo. Sono orgogliosamente padre di due figli, Michele e Luca, giovani calciatori. Mi occupo principalmente di cronaca calcistica, ma seguo con piacere anche altre discipline.
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