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Antonello Cuccureddu, la biografia

Il talento calcistico di Antonello Cuccureddu, nato il 4 ottobre 1949 ad Alghero, è stato riconosciuto fin da giovane età. Cresciuto in una famiglia modesta, Antonello ha dovuto sudare ogni passo per diventare una stella del calcio italiano. Nel corso della sua carriera, Cuccureddu si è distinto non solo come calciatore, ma anche come allenatore, dimostrando una straordinaria capacità di guidare la sua squadra oltre che di segnare gol e gestire la difesa.

Le umili origini e la carriera

Le origini umili e la passione per il calcio hanno contraddistinto la vita di Antonello già da bambino. Con il sostegno del fratello più giovane Carmelo, anche lui aspirante calciatore ma con meno successo, Antonello ha proseguito sulla strada del successo, indossando le maglie di club prestigiosi come il Cagliari, la Juventus e l’Ascoli. Ma la sua carriera non si è fermata sul campo di gioco. Dopo il ritiro dall’attività agonistica ha infatti deciso di dedicarsi all’allenamento, diventando un tecnico di grande esperienza e dotato di una spiccata capacità motivazionale. Insomma, Antonello Cuccureddu non è solo un eroe del calcio, ma anche un esempio di umiltà e di successo ottenuto con grande impegno e passione.

Esordio alla Torres

Sin dalla sua infanzia, Cuccureddu sviluppò la passione per il calcio grazie al padre, presidente di una modesta squadra amatoriale di Alghero chiamata Rinascita. Presto si unì al Fertilia, con cui vinse il campionato sardo di Seconda Categoria quando ancora era minorenne. Tuttavia, la sua vera carriera calcistica iniziò nella stagione 1967-1968, quando si trasferì per 2 milioni di lire alla Torres di Sassari, squadra di Serie C, dove fu impiegato come centrocampista puro.

Arrivo alla Juve di Antonello Cuccureddu

Nella stagione successiva, nel 1968-1969, Cuccureddu si trasferì al Brescia, appena retrocesso in Serie B, per una cifra di 30 milioni di lire. Nonostante la sua giovane età, l’allenatore Silvestri gli offrì numerose opportunità nel campionato cadetto, la maggior parte delle quali da titolare, contribuendo attivamente al rapido ritorno del Brescia nella massima categoria. All’inizio della stagione seguente, continuò a giocare per il Brescia fino a quando attirò l’attenzione della Juventus durante un incontro di Coppa Italia a Torino nel settembre 1969, in cui il diciannovenne Cuccureddu si scontrò con successo con l’esperto giocatore del Sol. La sua performance convinse i piemontesi a prelevarlo dal Brescia per la cifra di 350 milioni di lire, e così Cuccureddu ebbe l’opportunità di indossare la maglia della squadra per cui aveva sempre tifato.

Cuccureddu fece il suo debutto in bianconero il 12 novembre 1969, nella partita di Coppa delle Fiere contro l‘Hertha Berlino. Tuttavia, il suo esordio più memorabile avvenne quattro giorni dopo in Serie A, durante la trasferta contro il Cagliari, in cui segnò anche il suo primo gol nella massima divisione, che fu anche il gol del pareggio finale. In quel momento, la Juventus era in una situazione difficile in classifica e i tifosi urlavano “serie B, serie B”. Nel finale della partita, Cuccureddu ricevette un buon passaggio e segnò contro Albertosi. Quel gol ebbe un grande significato per lui e rappresentò una sorta di trampolino di lancio.

Antonello Cuccureddu
Antonello Cuccureddu

Il miglior momento della carriera

Il gol più importante della sua carriera avvenne il 20 maggio 1973, nell’ultima giornata del campionato 1972-1973. Mentre il Milan, che era in vantaggio di un punto rispetto alla Juventus, stava perdendo 5-3 a Verona, la Juventus riuscì a ribaltare lo svantaggio iniziale contro la Roma, pareggiando prima con Altafini e poi vincendo 2-1 a tre minuti dalla fine con un tiro da fuori area di Cuccureddu. Questa vittoria permise alla Juventus di conquistare il quindicesimo scudetto della sua storia. Nella stagione successiva, 1973-1974, Cuccureddu ebbe uno dei suoi migliori rendimenti personali, soprattutto dal punto di vista realizzativo.

Carriera da allenatore

Dopo aver concluso la sua carriera da calciatore, Antonello Cuccureddu si è dedicato all’allenamento. Nel 1988 ha preso il posto di Salvatore Jacolino come allenatore della squadra Primavera della Juventus, ruolo che ha ricoperto fino alla metà degli anni ’90. A Torino ha ottenuto importanti successi, vincendo il Campionato Primavera e il Torneo di Viareggio nella stagione 1993-1994. Queste due vittorie mancavano alle giovanili bianconere da oltre venti e trent’anni. Nella stagione successiva, ha guidato la squadra alla sua prima Coppa Italia Primavera nella storia del club. Durante questo periodo, ha contribuito alla crescita di giovani promesse come Del Piero, che sarebbe diventato un’icona della Juventus.

Parallelamente a questa esperienza, nella stagione 1990-1991, è stato vice allenatore della prima squadra durante la gestione tecnica di Luigi Maifredi. Ha avuto anche l’opportunità di debuttare in Serie A sostituendo lo squalificato Maifredi nella partita casalinga contro la Sampdoria il 30 settembre 1990.

Successivamente, ha allenato diverse squadre nelle serie minori. Nel 1997-1998 ha ottenuto l’ottava posizione con l’Acireale in Serie C1. Dopo una breve esperienza alla Ternana nel 1998-1999 in Serie B, è passato a allenare il Crotone nella stagione 1999-2000, sempre in Serie C1, portando la squadra alla storica promozione in Serie B con quattro giornate di anticipo dopo un entusiasmante campionato. Tuttavia, si è separato dal Crotone l’anno successivo, quando è stato esonerato dopo alcune giornate.

Avellino e Torres

Nel 2004-2005 ha guidato l’Avellino in Serie C1, ma è stato sollevato dall’incarico a poche giornate dal termine, quindi non ha potuto partecipare attivamente alla promozione in Serie B della squadra. Nella stagione 2005-2006 ha allenato la Sassari Torres, portandola fino alle semifinali dei play-off, dove la squadra è stata eliminata dal Grosseto.

Nel novembre 2006 è diventato il nuovo allenatore del Grosseto e in sei mesi è riuscito a portare la squadra dalla parte bassa della classifica al primo posto. Il 13 maggio 2007, il Grosseto ha vinto 1-0 a Padova ed è stato promosso per la prima volta nella sua storia in Serie B. Durante il suo periodo in Maremma, Cuccureddu ha ottenuto una delle migliori medie punti di sempre tra gli allenatori del Grosseto, con 53 punti in venticinque partite, pari a una media di 2,12 punti a partita.

Gli ultimi anni di Antonello Cuccureddu

Nel giugno 2007, l’allenatore Antonello Cuccureddu viene chiamato dal Perugia per puntare alla promozione in C1. Dopo una buona partenza, la squadra accusa un calo e Cuccureddu viene esonerato, ma poi richiamato dopo due sole partite. Nel marzo 2009, diventa allenatore del Pescara e riesce a centrare la salvezza diretta, confermato per altre due stagioni ma poi esonerato nel gennaio 2010. Nel settembre 2013 diventa direttore tecnico dell’Alghero. Si dimette dopo un mese e, nel novembre successivo, diventa allenatore del Grosseto, ma viene esonerato a seguito di altalenati risultati.

 

Anna Di Gioia
Anna Di Gioia
Mi chiamo Anna di Gioia e fin da piccola sono sempre stata appassionata di sport. Dopo anni di competizioni ho deciso di passare dal viverle al raccontarle, diventando giornalista sportiva! Vivo a Roma e, quando non lavoro, cerco di passare il mio tempo all’aria aperta in compagnia del mio cane!
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