Beniamino Vignola, nato il 12 giugno 1959 a Verona, è un individuo di nazionalità italiana che si distingue come imprenditore e ha inoltre un passato nel mondo del calcio come giocatore, ricoprendo il ruolo di centrocampista.
Verona e Avellino
Dopo un percorso di formazione calcistica nella squadra della sua città, il Verona, Beniamino Vignola fece il suo esordio nella massima serie italiana, la Serie A, con la maglia degli scaligeri nel 1978. L’anno successivo si trasferì all’Avellino, dove giocò per tre stagioni consecutive, distinguendosi insieme ad altri giocatori come Tacconi e Favero, che successivamente ritroverà alla Juventus.
Beniamino Vignola alla Juventus
Nell’estate del 1983, su consiglio di Michel Platini, Vignola fu acquistato dalla Juventus diventando la prima riserva del campione francese. Nonostante il timore di rimanere in panchina, riuscì comunque a lasciare il suo segno: “Temevo di rimanere in panchina, ma sono riuscito comunque a fare la differenza… Mi godo il ricordo di essere stato il vice-Platini e di aver giocato molte volte al suo fianco. Non è poco“, affermò successivamente.
Verso la fine della stagione 1983-1984, Vignola si guadagnò un posto da titolare e contribuì alla conquista dello scudetto e della Coppa delle Coppe. Durante la finale di coppa del 16 maggio a Basilea contro il Porto, vinta per 2-1, segnò un gol iniziale fondamentale e fornì l’assist decisivo per il gol vincente di Boniek. Vestì la maglia bianconera fino al 1988, ad eccezione di una parentesi nel Verona, campione d’Italia in carica, nella stagione 1985-1986. Con la Juventus, Vignola vinse il double continentale nel 1984, oltre a una Coppa dei Campioni e una Supercoppa UEFA l’anno successivo.
Cessione all’Empoli e fine carriera
Successivamente si trasferì all’Empoli, in Serie B, ma retrocesse in Serie C1 al termine della stagione 1988-1989. La sua carriera da calciatore professionista si concluse nel 1992, nella Serie C2, indossando la maglia del Mantova. In seguito, nella stagione 1993-1994, divenne direttore sportivo della stessa squadra. Dopo il fallimento del Mantova e una breve esperienza come giocatore-allenatore nel San Martino Buon Albergo, una squadra dilettantistica veronese, Vignola abbandonò definitivamente il mondo del calcio.