Silvio Longobucco, nato il 5 giugno 1951 a Scalea e deceduto il 2 aprile 2022 nella stessa città, è stato un noto calciatore italiano che ricopriva il ruolo di terzino. Longobucco iniziò la sua formazione come marcatore, ma successivamente si trasformò in un terzino sinistro versatile, capace di avanzare lungo la fascia e supportare il centrocampo. La sua caratteristica distintiva era la velocità, che gli consentiva di effettuare ottime azioni di recupero difensivo.
Ternana
Silvio Longobucco ha fatto le sue prime esperienze calcistiche nella squadra della Ternana, esordendo come professionista nella Serie B durante la stagione 1969-1970, dove riuscì a collezionare sei presenze. Dopo un’altra stagione trascorsa a Terni, in cui scese in campo 28 volte, nel 1971-1972 andò alla Juventus.
Juventus
Il suo debutto in Serie A con la maglia bianconera avvenne il 21 maggio 1972, durante la partita pareggiata in trasferta contro la Fiorentina (1-1). La settimana successiva, fu schierato come titolare nella vittoria interna contro il L.R. Vicenza (2-0), che valse alla Juventus la conquista dello scudetto.
Nel corso di quattro anni trascorsi a Torino, Longobucco disputò 47 partite con la squadra, segnando un gol in Coppa Italia e vincendo tre scudetti, di cui due consecutivi. Inoltre, partecipò alla finale della Coppa dei Campioni del 1972-1973, iniziando la partita persa per 0-1 contro l’Ajax ad Amsterdam, con Johnny Rep che segnò il gol del vantaggio sovrastando proprio Longobucco. La sua miglior stagione dal punto di vista individuale fu quella del 1973-1974, durante la quale l’allenatore Čestmír Vycpálek gli conferì spesso una maglia da titolare in campionato.
Cagliari, Cosenza e fine carriera
Nell’estate del 1975, Longobucco andò al Cagliari, una destinazione scelta dalla Juventus per evitare di rinforzare possibili rivali per il titolo. Con i sardi, giocò per quattro stagioni in Serie A e tre in Serie B, totalizzando 172 presenze e segnando tre reti, tutte in cadetteria.
Terminata la sua carriera professionistica, Longobucco si trasferì al Cosenza nella Serie C1 nella stagione 1982-1983, dove vinse la Coppa Anglo-Italiana e segnò un gol nella finale vittoriosa contro il Padova, disputata a Cosenza il 25 aprile 1983 (2-0). Successivamente, trascorse altri tre anni a Scalea, sua città natale, giocando per la squadra dilettantistica locale, prima di ritirarsi definitivamente dal calcio