Nato il 18 marzo 1984 a Gemona del Friuli, Simone Padoin è un ex calciatore italiano che ha ricoperto i ruoli di centrocampista e difensore. Attualmente, Padoin collabora come tecnico per la Juventus, la squadra con cui ha trascorso gran parte della sua carriera calcistica.
Durante il suo percorso professionale, Padoin ha accumulato un impressionante palmarès. Ha vinto una Coppa Italia Primavera, cinque scudetti consecutivi, due Coppe Italia, tre Supercoppe italiane e un campionato di Serie B. Questi successi sono testimonianza della sua dedizione e della sua abilità nel contribuire al successo della sua squadra.
Atalanta e Vicenza
Dopo aver iniziato il suo percorso calcistico nella società Donatello di Udine, Simone Padoin si è fatto notare nelle giovanili dell’Atalanta, dove ha conquistato una Coppa Italia Primavera. Nonostante non abbia mai debuttato con la prima squadra degli orobici, nell’estate del 2003 si è trasferito al Vicenza, in un’operazione che ha coinvolto anche il compagno Julien Rantier e i giocatori Antonino Bernardini e Michele Marcolini, in un’operazione di compartecipazione.
Durante la sua prima esperienza in Serie B in Veneto, Simone Padoin ha collezionato 23 presenze e segnato un gol. Nella stagione successiva, dopo un avvio incerto, ha dimostrato di essere uno dei giocatori più utilizzati e versatili della squadra, disputando 33 partite. L. All’inizio della stagione 2006-2007, è stato nuovamente schierato come terzino, ma dopo l’esonero di Giancarlo Camolese, il nuovo allenatore Angelo Gregucci lo ha ricollocato a centrocampo. In quella stagione, Padoin ha disputato 37 partite e segnato 4 gol.

Ritorno all’Atalanta di Simone Padoin
Dopo una parentesi al Vicenza, Simone Padoin fa ritorno all’Atalanta nell’estate del 2007, inizialmente in compartecipazione. Le sue prestazioni convincenti nella prima metà della stagione convincono il club a riscattare completamente il suo cartellino il 5 gennaio 2008, rendendolo nuovamente un giocatore a tempo pieno dell’Atalanta. Nella stagione successiva, diventa un titolare fisso della squadra, impiegato sia come esterno sinistro di centrocampo che nel ruolo di centrocampista centrale. Segna un gol nella partita di apertura contro il Siena e ripete l’impresa segnando una doppietta contro il Lecce.
Esplosione a centrocampo
La stagione 2009-2010 vede Padoin stabilmente schierato a centrocampo insieme a Tiberio Guarente, diventando il giocatore più utilizzato della squadra nerazzurra. Durante questa stagione, segna due gol, entrambi nel girone di ritorno, contro Lazio e Livorno. Nonostante le sue buone prestazioni, l’Atalanta retrocede in Serie B al termine della stagione. Nell’estate successiva, Padoin ha un primo approccio con la Juventus, sua futura squadra, aggregandosi ai bianconeri per un tour di amichevoli in Nordamerica.
In campionato, segna alla giornata d’apertura, mettendo a segno il primo gol nella vittoria per 2-1 contro il Torino. Padoin dimostra di essere un elemento imprescindibile nel centrocampo nerazzurro, ma nell’ultima partita del girone di andata si infortuna al menisco e rimane fuori dal campo per circa quaranta giorni. Una volta ripresosi dall’infortunio, ritorna nel centrocampo dell’Atalanta e segna anche nella partita casalinga contro il Novara. Conclude la stagione con 35 presenze (34 in campionato e una in Coppa Italia) e tre gol, contribuendo alla vittoria del campionato di Serie B da parte dell’Atalanta e al ritorno in Serie A.
La prima parte della stagione 2011-2012 rappresenta anche l’addio di Padoin a Bergamo. Nonostante sia diventato un punto fermo della squadra e sia considerato futuro capitano e simbolo del club, il giocatore lascia definitivamente la maglia nerazzurra nel gennaio 2012.
Juventus
Nel 31 gennaio 2012, su richiesta di Antonio Conte, che già lo aveva allenato ad Atalanta, Simone Padoin viene trasferito alla Juventus per un importo di 5 milioni di euro. Nonostante non sia un titolare fisso, Padoin guadagna il rispetto dei compagni di squadra e il cuore dei tifosi juventini grazie alla sua modestia e dedizione, diventando col tempo uno dei giocatori più amati dello Stadium.
La stagione 2012-2013 inizia con la conquista della Supercoppa italiana a Pechino, dove la Juventus batte il Napoli per 4-2 ai tempi supplementari. Il 12 febbraio 2013, Padoin fa il suo debutto in UEFA Champions League nella vittoria per 3-0 contro il Celtic a Glasgow, sostituendo Federico Peluso, anch’egli esordiente nella competizione. Il 5 maggio successivo, grazie alla vittoria per 1-0 contro il Palermo, la Juventus conquista il secondo campionato consecutivo con tre giornate di anticipo. Il 5 maggio 2014, durante i festeggiamenti per il terzo scudetto consecutivo della Juventus, Padoin segna il gol decisivo contro la sua ex squadra, l’Atalanta, contribuendo al raggiungimento del record storico di punti (102) in campionato.
Il 22 novembre successivo, durante la partita Lazio-Juventus, Padoin viene espulso per la prima volta nella sua carriera per somma di ammonizioni. Un mese dopo, fallisce un rigore cruciale nella finale di Supercoppa italiana contro il Napoli, parato dal portiere Rafael. Nonostante ciò, nella stagione 2014-2015 contribuisce alla conquista del double nazionale da parte della Juventus, ora guidata da Massimiliano Allegri. La squadra arriva anche in finale di Champions League il 6 giugno 2015, ma viene sconfitta dal Barcellona a Berlino. Nella stagione successiva, l’8 agosto 2015, Padoin vince la sua terza Supercoppa italiana con la Juventus, superando la Lazio a Shanghai. Il 17 aprile 2016, segna il quarto gol nella vittoria per 4-0 contro il Palermo, ritrovando la via del gol dopo quasi due anni.
Cagliari e Ascoli
Dopo cinque anni trascorsi a Torino, il 4 luglio 2016, Simone Padoin si trasferisce al Cagliari, che era appena stato promosso in Serie A, per una cifra di 600.000 euro. Il successivo 2 ottobre, durante la vittoria per 2-1 al Sant’Elia contro il Crotone, segna il suo primo gol con la maglia rossoblù. Fin dal suo arrivo in Sardegna, si afferma immediatamente come titolare indiscusso, contribuendo negli anni successivi alla conquista di tre salvezze consecutive.
Nell’estate del 2019, lascia il Cagliari da svincolato e si unisce all’Ascoli, in Serie B. Dopo una stagione conclusa con successo, garantendo la permanenza nella categoria, nell’ottobre 2020, all’inizio della nuova stagione, rescinde il suo contratto con il club marchigiano e successivamente annuncia il suo ritiro dal calcio giocato.