Gianluigi Savoldi, noto come Titti (Gorlago, 9 giugno 1949 – Bergamo, 13 aprile 2008), è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, che ha ricoperto il ruolo di centrocampista durante la sua carriera.
Atalanta
All’inizio della sua carriera, Gianluigi Savoldi, seguendo le orme del fratello Giuseppe, si fece strada attraverso le giovanili dell’Atalanta. Tuttavia, a fine degli anni ’60, venne ceduto a club delle serie minori per acquisire esperienza. Dopo aver giocato in Serie C con le squadre Trevigliese e Viareggio, fece un breve ritorno in Lombardia per una stagione con l’Atalanta. Ma nell’estate del 1970, la Juventus, riconoscendo le sue potenzialità, decise di acquistarlo insieme a un altro promettente giovane bergamasco, Novellini.
Juventus
Pur essendo stato relegato alla panchina come membro delle riserve bianconere, soprattutto a causa della forte concorrenza rappresentata da Capello, Gianluigi Savoldi riuscì a ottenere 11 presenze nel suo primo anno a Torino. Nel campionato 1971-1972, il suo numero di apparizioni salì a 13, contribuendo come “riserva di lusso” (entrando spesso al posto di Capello, Bettega, Cuccureddu o Marchetti) alla conquista dello scudetto che mancava alla Vecchia Signora da cinque anni. Nel successivo torneo 1972-1973, Savoldi scese in campo solo 6 volte, ma queste presenze gli valsero il secondo tricolore consecutivo.
Cesena, Vicenza e fine carriera
Nei due anni successivi, la Juventus decise di mandare Gianluigi Savoldi in prestito prima al Cesena e poi al L.R. Vicenza. Tuttavia, nel campionato 1975-1976, il giocatore ritornò nella squadra torinese senza avere l’opportunità di scendere in campo durante partite ufficiali. Successivamente, avvenne il trasferimento definitivo alla Sampdoria, dove Savoldi giocò come titolare per tre stagioni consecutive, ma non riuscì a riportare la squadra blucerchiata nella massima serie dopo la retrocessione avvenuta nel 1976-1977.
Nel 1979, Savoldi decise di scendere di categoria e si unì al Giulianova, contribuendo alla promozione in Serie C1. Nella stagione successiva, si trasferì al Livorno, dove nel 1981 concluse la sua carriera agonistica.