HomeBiografieGino Stacchini, la biografia

Gino Stacchini, la biografia

Gino Stacchini, nato il 18 febbraio 1938 a San Mauro Pascoli, è una figura di spicco nel mondo del calcio italiano. Ha svolto sia il ruolo di calciatore che di allenatore nel corso della sua carriera. Stacchini si è distinto come centrocampista o attaccante, dimostrando abilità e versatilità in entrambe le posizioni. Il suo talento e impegno lo hanno portato a giocare ad alto livello nel calcio italiano.

Juventus

Nell’estate del 1955, Gino Stacchini fece il suo ingresso alla Juventus. Tuttavia, dovette aspettare fino al 1º aprile 1956 per il suo esordio nella Serie A, durante una trasferta contro l’Atalanta, che si concluse con un pareggio 1-1. Inizialmente, Stacchini trovò difficile imporsi, poiché l’allenatore preferiva Giorgio Stivanello, che presto divenne il titolare nella sua posizione. Anche nella stagione successiva, la situazione non migliorò per Stacchini. Riuscì infatti a collezionare solamente 3 presenze, tanto che la dirigenza della Juventus sembrava intenzionata a cederlo definitivamente.

Le migliori stagioni

Tuttavia, nella stagione 1957-1958, il nuovo allenatore della Juventus, l’allenatore slavo Ljubiša Broćić, decise di affidargli la propria fiducia, schierandolo spesso come titolare. Nel frattempo, a Torino erano arrivati campioni del calibro di Omar Sívori e John Charles. La definitiva consacrazione di Stacchini avvenne il 17 novembre 1957 a Bologna. L’ala romagnola giocò una partita eccezionale, segnando un gol e fornendo due assist. Da quel momento, la strada per Stacchini divenne finalmente più agevole e si trasformò ben presto in un elemento imprescindibile nel ciclo di successi del Trio Magico.

Stacchini rimase in Piemonte per dodici stagioni, disputando 279 partite e segnando 55 gol, di cui 236 presenze e 44 reti nel campionato. Indossando la maglia bianconera, vinse quattro scudetti nelle stagioni 1958, 1960, 1961 e 1967, e tre Coppe Italia nel 1959, 1960 e 1965.

Fine carriera

All’inizio della stagione 1967-1968, essendo fuori dai piani del club bianconero, fu spostato alla squadra riserve con la possibilità di essere trasferito in seguito. Inizialmente, sembrava vicino al passaggio al Torino, offerto loro dal presidente juventino Vittore Catella dopo la morte di Luigi Meroni. Tuttavia, alla fine di novembre, fu ceduto al Mantova, dove concluse la stagione. Successivamente, ebbe una breve parentesi con la Roma durante la Coppa delle Alpi del 1968, prima di trascorrere gli ultimi anni della sua carriera agonistica nel Cesena, ritirandosi definitivamente nel 1970.

 

 

Articolo precedente
Articolo successivo
ARTICOLI CORRELATI

I più popolari