Adriano Novellini, nato il 2 settembre 1948 a Mariana Mantovana, è un ex calciatore italiano che ha ricoperto il ruolo di attaccante durante la sua carriera.
Inizio carriera all’Atalanta
La sua carriera calcistica ebbe inizio nel settore giovanile dell’Atalanta, dove dimostrò subito il suo talento emergente esordendo nella Serie A durante la stagione 1967-1968. In quel periodo, Adriano Novellini si fece subito notare come una promessa nel panorama calcistico italiano.
A Bergamo, Novellini trascorse tre stagioni, concludendo l’ultima in Serie B, dove disputò 36 partite e segnò 8 gol. Durante questo periodo, il suo nome iniziò a circolare come un potenziale attaccante destinato a vestire la maglia azzurra della Nazionale italiana. A conferma di questo, nel 1969, fu convocato per rappresentare l’Italia Under-21 in un incontro vittorioso contro i pari età della Romania, con il punteggio finale di 1-0.
Questa convocazione confermò ulteriormente la crescita di Novellini come giocatore e la sua prospettiva di diventare un elemento importante nel calcio italiano. La sua esperienza nel settore giovanile dell’Atalanta e il suo contributo alla squadra in Serie A e Serie B attirarono l’attenzione degli osservatori e gli valsero una reputazione di attaccante talentuoso.
Il suo debutto in Serie A e la convocazione nella squadra nazionale Under-21 furono tappe significative nella carriera di Novellini, che alimentarono le aspettative su di lui e consolidarono la sua posizione come un potenziale elemento di spicco nel calcio italiano. Tuttavia, la sua storia nel mondo del calcio avrebbe continuato ad evolversi nel corso degli anni successivi.
Adriano Novellini alla Juve
Considerato un giovane promettente, nell’estate del 1970 Adriano Novellini fu acquistato dalla Juventus, che in quel momento stava vivendo un profondo ricambio generazionale. Fu uno dei vari talenti emergenti che si unirono alla squadra, insieme a giocatori come Landini II, Savoldi II, Spinosi II e Zaniboni. Nella stagione successiva, nonostante dovesse fare i conti con la presenza di Anastasi e Bettega davanti a lui nella gerarchia degli attaccanti, riuscì comunque a disputare 9 partite segnando un gol. Tuttavia, il suo contributo più importante arrivò durante il cammino della Juventus nella Coppa delle Fiere, dove la squadra arrivò in finale. Nel primo turno, Novellini segnò una tripletta contro i lussemburghesi del Rumelange e successivamente segnò un gol agli olandesi del Twente, che si rivelò decisivo per la qualificazione della Juventus alle semifinali.
Le sue buone prestazioni in campo europeo gli garantirono la conferma a Torino per la stagione successiva. A causa dell’assenza prolungata di Bettega dovuta ad una pleurite, Novellini divenne titolare nella seconda metà della stagione, contribuendo in modo significativo alla conquista del quattordicesimo titolo di campione d’Italia della Juventus.
Fine carriera
Tuttavia, con il ritorno in campo di Bettega e l’arrivo di Altafini, più esperto, alla Juventus, Novellini si trovò senza spazio nell’attacco bianconero. Nel mercato invernale del 1972, andò al Bologna, dove rimase per due stagioni e vinse la Coppa Italia nel 1973-1974 con la squadra petroniana. Nella stagione successiva si trasferì al Cagliari e successivamente, nell’estate del 1975, al Palermo.
Alla fine della stagione 1976-1977, Novellini prese la decisione di ritirarsi dal calcio. Tuttavia, dopo un anno di inattività, decise di riprendere a giocare accettando un’offerta per giocare nella Serie D con il Monteponi Iglesias. L’anno successivo andò al Carbonia, dove concluse definitivamente la sua carriera nel 1981.