Sergio Gori, soprannominato Bobo, nato a Milano il 24 febbraio 1946 e deceduto a Sesto San Giovanni il 5 aprile 2023, è stato un noto giocatore di calcio italiano. Ricopriva i ruoli di centrocampista e attaccante durante la sua carriera.
Bobo Gori è stato uno dei soli sei calciatori italiani, insieme a Giovanni Ferrari, Filippo Cavalli, Pierino Fanna, Aldo Serena e Attilio Lombardo, ad aver ottenuto la vittoria del campionato italiano con tre squadre diverse. Nel caso specifico di Gori, questo traguardo è stato raggiunto giocando per l’Inter, il Cagliari e la Juventus.
Inter e Vicenza
All’inizio della sua carriera calcistica, Ergio Gori ha fatto il suo debutto nella squadra giovanile dell’Inter, una delle squadre di punta degli anni ’60. Durante il periodo dal 1964 al 1966, ha collezionato 10 presenze con l’Inter, contribuendo alla vittoria di due campionati italiani, anche se in qualità di riserva. Successivamente, è stato inviato a guadagnare esperienza nella squadra provinciale del L.R. Vicenza, come parte di un accordo che ha portato Luís Vinício, capocannoniere del campionato precedente, a giocare per l’Inter. Durante le sue due stagioni nel Veneto, Sergio Gori ha segnato 16 gol, divisi equamente (in entrambe le occasioni è stato il miglior marcatore della squadra), in 56 partite di Serie A, contribuendo alla permanenza del Vicenza nella massima divisione del calcio italiano.
Nel 1968, Gori è tornato a Milano, ma ha avuto l’opportunità di giocare solo 14 partite prima di essere coinvolto in una grande operazione di trasferimento durante l’estate del 1969. Questa operazione ha visto Gori, Angelo Domenghini e Cesare Poli trasferirsi al Cagliari, mentre l’attaccante Roberto Boninsegna è passato all’Inter, insieme a un compenso di 220 milioni di lire.
Sergio Gori al Cagliari
Durante la sua permanenza in Sardegna, Ergio Gori ha ricoperto il ruolo di centravanti titolare, anche se di fatto era il perfetto compagno d’attacco del leader Gigi Riva. Nel campionato 1969-1970, ha disputato tutte le 30 partite e ha segnato 6 gol. Tra questi gol c’è stato quello del 2-0 che ha definitivamente chiuso la partita allo stadio Amsicora contro il Bari, consegnando così il primo e finora unico titolo di campione d’Italia ai colori rossoblù. Nella stessa stagione, ha preso parte a tutte le partite disputate dal Cagliari nella Coppa delle Fiere, segnando anche contro l’Arīs Salonicco in una partita accesa giocata all’Amsicora e interrotta anticipatamente a causa di una rissa.
Gori è rimasto con la squadra fino alla fine di quell’epoca gloriosa del Cagliari, diventando anche il miglior marcatore della squadra nella sua ultima stagione, il 1974-1975. In quella stagione, ha raggiunto per la prima volta il traguardo dei gol a doppia cifra, anche a causa di un serio infortunio che ha tenuto lontano dal campo il compagno Gigi Riva.
Gori alla Juve e fine carriera
Nell’estate del 1975, Sergio Gori ha fatto il suo passaggio alla Juventus. Ha giocato gran parte della prima stagione sotto la guida di Carlo Parola, ma nel secondo anno, con Giovanni Trapattoni come allenatore, ha visto quasi sempre la panchina, collezionando appena 7 presenze. Si è trovato in difficoltà a causa dei nuovi dettami tattici introdotti dal nuovo allenatore bianconero, che privilegiava un gioco più fisico e dinamico, poco adatto alle sue doti tecniche. Nonostante ciò, queste apparizioni gli hanno comunque permesso di aggiudicarsi il suo quarto titolo di campione d’Italia con tre squadre diverse, oltre ai tre trofei vinti nel vittorioso cammino della Juventus in Coppa UEFA.
Nel 1977, è passato al Verona, e al termine di quella stagione ha concluso la sua avventura nella massima categoria, scendendo in Serie C2 con il Sant’Angelo. Durante la sua permanenza nel club rossonero, ha segnato 5 gol in 26 partite, contribuendo alla promozione della squadra in Serie C1.
Complessivamente, Sergio Gori ha totalizzato 293 presenze e segnato 62 gol nella Serie A.