Virginio De Paoli, nato il 22 giugno 1938 nella Certosa di Pavia e scomparso il 24 agosto 2009 a Brescia, è stato un giocatore di calcio italiano noto per il suo talento nel ruolo di attaccante.
Inizio carriera
Virginio De Paoli, originario dell’Isola Fiore di Pavia, intraprese la sua carriera calcistica nel Milan, dove giocò nelle formazioni giovanili. Successivamente, venne mandato in prestito prima alla Novese e poi al Varese. Alla fine, il Milan lo cedette al Pisa, ma questo trasferimento fu oggetto di una disputa contrattuale tra il Venezia e il Pisa stesso. Infatti, nella trattativa per la compartecipazione del cartellino di De Paoli, i toscani superarono gli avversari veneti aggiungendo solo 10 lire all’offerta iniziale, dimostrandosi più astuti. Così, De Paoli si unì al Brescia nello stesso periodo.
Brescia
Durante il suo periodo con il Brescia, De Paoli mostrò ottime prestazioni e realizzò 102 gol in 260 partite di campionato tra Serie A e Serie B, diventando il secondo miglior marcatore di tutti i tempi per la squadra lombarda, dietro solo ad Andrea Caracciolo. Durante le stagioni 1964-1965 e 1968-1969, contribuì alla promozione del Brescia in Serie A, vincendo in entrambe le occasioni il titolo di capocannoniere del torneo, unico giocatore a conseguire questa impresa nella serie cadetta.
Virginio De Paoli alla Juventus
Successivamente, De Paoli si trasferì alla Juventus, dove vinse il campionato nella stagione 1966-1967, il tredicesimo scudetto per la squadra bianconera. Quella stagione è ricordata per il memorabile sorpasso sulla Grande Inter all’ultima giornata. Durante il suo biennio a Torino, De Paoli fu un centravanti fondamentale per la “squadra operaia” guidata da Heriberto Herrera. Nel 1968, con la Juventus, raggiunse anche le semifinali della Coppa dei Campioni.
Dopo l’esperienza alla Juventus, De Paoli fece ritorno al Brescia dove chiuse la sua carriera nel 1972..