Alberto Piccinini, nato a Roma il 25 gennaio 1923 e scomparso nella stessa città il 24 aprile 1972, fu una figura poliedrica nel mondo del calcio italiano, sia come allenatore che come calciatore. Si distinse soprattutto nel ruolo di centrocampista.
I primi passi nella Roma
Alberto Piccinini inizia la sua carriera calcistica giovanile giocando nei Pulcini della Roma. Mostrando talento e determinazione, prosegue il suo percorso nelle Riserve della squadra giallorossa.
Salernitana
Dopo un periodo nella Roma, nel 1945 decide di cambiare squadra e accetta un’offerta dalla Salernitana. Nonostante il calo di categoria, dimostra il suo valore e contribuisce alla promozione della squadra campana in Serie A nel 1947.
Alberto Piccinini alla Juventus
Nel 1948, Alberto Piccinini si unisce al Palermo, disputando 36 partite nella stagione 1948-1949. Successivamente, nel 1949, viene ingaggiato dalla prestigiosa Juventus. In bianconero, resta per quattro stagioni, collezionando 104 presenze e segnando 2 reti in campionato. Questi anni rappresentano uno dei momenti più felici della sua carriera, nonostante alcune tensioni con l’allenatore inglese Jesse Carver.
Milan
Nel novembre del 1953, Piccinini lascia la Juventus a causa di divergenze contrattuali e si trasferisce al Milan. Con i rossoneri, scende in campo in 19 partite di campionato. Tuttavia, la sua permanenza nel club milanese è segnata da alcuni ostacoli, tra cui un infortunio al ginocchio che lo costringe a interrompere prematuramente la carriera professionistica.
Palermo e fine della carriera
Dopo un breve periodo al Milan, Piccinini ritorna al Palermo nella stagione 1954-1955, dove disputa 13 partite segnando anche una rete. Purtroppo, a causa di un serio infortunio ai legamenti di un ginocchio, il calciatore è costretto a concludere prematuramente la sua carriera professionistica. Nonostante ciò, dimostra grande passione per il calcio continuando a giocare per altri due anni, ma questa volta nelle squadre dilettantistiche, tra cui la Forza e Coraggio di Avezzano.